La Spinetta pone estrema cura nei propri vigneti durante tutto l’anno con resa estremamente bassa. Rigorosamente non utilizzano prodotti chimici, trattamenti fertilizzanti, pesticidi così da garantire un’agricoltura biodinamica al 75%. Attenzione e rispetto delle tecniche agronomiche e della produzione sono i mantra di questa azienda ormai conosolidata negli anni in termini di alta qualità. Llimitando il più possibile l’utilizzo di prodotti chimici, l’obiettivo è di mantenere bassa la produzione ( 17-20 hl, circa 30 qt. per ettaro). Il fatto di non aver ricevuto la terra in eredità da generazioni di produttori di vino ha permesso a La Spinetta di acquistare i vigneti in seguito ad un’accurata selezione. Tutti godono di una posizione ottimale, con un’esposizione a sud, sud-est e sud-ovest e la maggior parte ha un’età media che varia dai 35 ai 65 anni. Soltanto con ceppi di quest’età si riesce a produrre un vino di un’eccezionale compattezza e complessità, nel quale è possibile ritrovare tutte le caratteristiche del terreno su cui cresce. La filosofia è quella di fare un passo indietro, alla riscoperta delle radici e delle tradizioni legate alla nostra terra, ben lontano da una globalizzazione di aromi e di sapori, producendo Sangiovese e Colorino nella proprietà Toscana. Durante il periodo estivo, precisamente tra l’inizio di luglio e l’inizio di agosto, avviene l’eliminazione di alcuni dei grappoli ancora verdi. Questa pratica, chiamata “vendemmia verde”, viene eseguita tre volte ogni estate, con lo scopo di ridurre la quantità di uva prodotta e innalzare così la qualità del vino. Tale procedura richiede naturalmente una certa esperienza e abilità, in quanto è necessario ridurre la quantità di grappoli a un livello ottimale, tenendo in considerazione le condizioni climatiche e le caratteristiche dell’annata. Mantenendo la produzione ad un livello basso, una media di 2.500 bottiglie per ettaro, vengono conferite al vino le caratteristiche e l’identità del terreno, raggiungendo così un’ottima qualità, determinata da un’elevata concentrazione di zuccheri e di aromi varietali. Questo momento così delicato ed importante viene seguito con particolare attenzione per decidere quali saranno le linee guida da seguire nell’annata in corso. Normalmente la vendemmia presso La Spinetta inizia da una a due settimane prima rispetto alla maggior parte dei produttori della zona. Questo perché la vendemmia verde effettuata in estate velocizza sensibilmente il processo di maturazione dell’uva. Tramite l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia e di barrique in legno di quercia sempre nuove, l’azienda lavora nel completo rispetto delle norme igieniche, un fattore estremamente importante per noi. 80% barrique nuove in legno di quercia francese di media tostatura, controllo costante della temperatura e dell’umidità, utilizzo di rotofermentatori per la macerazione e fermentazione alcolica, nessuna filtrazione né chiarifica, controllo costante della qualità durante tutto il processo.
STORIA DELL’AZIENDA
La storia della famiglia Rivetti ha inizio nel 1890, quando Giovanni Rivetti, il nonno dei tre fratelli Carlo, Bruno e Giorgio, lascia il Piemonte per emigrare in Argentina. Come la maggior parte degli italiani di quell’epoca, il suo sogno è quello di trovare fortuna e di ritornare successivamente in patria per diventare un grande produttore di vino. Lui purtroppo non ci riesce, ma a realizzare il suo sogno è il figlio Giuseppe (soprannominato Pin), il quale sposa Lidia, acquista vigneti e inizia a produrre vino. Nel 1977 la famiglia va a vivere presso La Spinetta (cima della collina) a Castagnole Lanze, zona tipica del Moscato d’Asti, un vino semplice e leggero da gustare con i dolci. I Rivetti, convinti delle grandi potenzialità del Moscato, iniziano a produrre il Moscato Bricco Quaglia ed il moscato Biancospino. La famiglia ha obiettivi ben più ambiziosi; nel 1985 La Spinetta inizia a produrre il suo primo vino rosso, Barbera Cà di Pian, seguito da altri grandi rossi negli anni successivi. Nel 1989 i tre fratelli Rivetti dedicano al padre l’assemblaggio Pin. Nel 1995 vede la luce il primo Barbaresco, Gallina nel 1996 seguono il Barbaresco Starderi e la Barbera d’Alba Gallina. Negli anni seguenti, 1997 il Barbaresco Valeirano e nel 1998 nasce la Barbera d’Asti Superiore. Nel 2000 la famiglia inizia a produrre il tanto ambito Barolo Campè. I Rivetti acquistano vigneti a Grinzane Cavour e costruiscono una cantina altamente moderna e tecnologica, La Spinetta Campè. Nel 2001 l’azienda si espande oltre i confini del Piemonte e acquista 65 ettari di vigneti in Toscana, nella zona tra Pisa e Volterra. Qui si producono tre diversi vini 100% Sangiovese, il vino toscano per eccellenza e ambasciatore autentico di quella terra.